mercoledì 26 settembre 2012

La fiera di Terranuova

La fiera settembrina di Terranuova che si tiene ogni anno il lunedì successivo alla quarta domenica di settembre è oggi una delle più importanti della Toscana.
Eppure, per poterla avere, i terranuovesi dovettero sudare le proverbiali sette camice, già dall'agosto del 1598 il consiglio comunale aveva supplicato il granduca Ferdinando I, perché si degnasse di concedere la grazia "che si facessi una fiera l'anno, la prima domenica fatto il Corpus Domini, et durassi dua giorni seguenti, in tutto tre giorni", il sovrano addusse una serie di scuse per cui niente fiera. 
Si tornò alla carica nel 1601, assicurando che ci si sarebbe contentati di due giorni soli, ma niente da fare, nel 1607 si chiese se per caso non la si poteva abbinare alla festa della Madonna di Pernina visto che a "tal devotione ci concorre molto popolo" la risposta fu sempre no.
Nel 1615 si riuscì a trovare degli "accosti" il nuovo granduca Cosimo II non poteva certo rifiutare un favore ai concittadini del suo compagno di avventure giovanili Concino Concini, allora "maresciallo d'Ancre" e capo del governo in Francia e fu cosi che finalmente i terranuovesi ottennero il permesso di far la loro fiera la quarta domenica di settembre col sabato precedente e il lunedì seguente.
La scelta del mese di settembre si rivelò a lungo andare piuttosto azzeccata forse anche perché i "bigoni" si vendono meglio poco prima della vendemmia e la gente cominciò a venire da tutte le parti, magari camminando per un giorno o due, a vendere, a comprare e a divertirsi.
Ben presto l'afflusso fu tale che il consiglio comunale fu costretto a stanziare appositi fondi per mantenere la pattuglia in tempo di fiera per evitare gli scandali e sconcerti che potessero intervenire "nel gran concorso de' popoli".
Ma per combattere "scandali e sconcerti" si potevano usare anche medicine spirituali; fu per questo che si moltiplicarono in quei giorni le sacre funzioni e con l'andar del tempo si ottennero dal papa le "bolle"  del Perdono, che permettevano di lucrare indulgenze andando a pregare in chiesa. 
Che cosa si poteva trovare un tempo alla fiera di Terranuova?
Secondo testimonianze dei primi anni dell'Ottocento c'erano "bestiami di ogni specie e in gran quantità, mercerie e manifatture, vasi vinari, terre cotte di varie specie ed altri oggetti", mentre i cacciatori vi acquistavano uccelli da richiamo e pania; non esistevano ancora i luna-park, però ci si divertiva un mondo, la domenica dopo pranzo a vedere una corsa di cavalli sciolti e la sera ad assistere allo spettacolo dei "fuochi di artifizio" in piazza, ma la fiera era anche ed è tutt'ora una grande occasione di incontro.


Oggi la fiera si svolge tutti gli anni, a chiusura delle Feste del Perdono tipiche del Valdarno, dal week end della quarta domenica di Settembre fino al martedi successivo, ma il clu di tutta la festa è il lunedi mattina con la ricca esposizione di animali e soprattutto all'alba, con la rinomata gara di canto per uccelli da richiamo.
Numerosi sono anche gli stand enogastronomici presenti in cui degustare varie specialità locali, ma anche quelle provenienti da altre regioni.
Alla Fiera di Terranuova  Bracciolini ci si può trovare di tutto, dagli oggetti d'antiquariato, agli utensili per la casa, abbigliamento, automobili, oltre a varie mostre ed eventi collaterali, ma  l'impronta tipicamente rurale delle sue origini è rimasta indelebile.
Nonostante l'abbandono delle campagne negli anni passati, oggi, forse anche a causa della crisi economica, si sta riscoprendo sempre di più il valore della terra e dei suoi prodotti provenienti dalla filiera corta ed reparto della mostra zootecnica è un grosso fattore di richiamo per i bambini che purtroppo non sono più abituati a vedere dal vivo neanche gli animali da cortile.
Il programma completo lo trovate qui: http://www.comune.terranuova-bracciolini.ar.it/

sabato 8 settembre 2012

Palio di S.Rocco

Giostre, Tenzoni, Tornei e Corse a cavallo erano pratiche molto in voga durante il Medioevo ed il Rinascimento. Esse avevano la doppia finalità di tenere allenati i cavalieri ed erano fonte di spettacolo in occasione delle visite di personaggi importanti. E' da tali tradizioni che nel 1973 nasce la manifestazione del Palio di San Rocco, rievocazione storica che si disputa a Figline Valdarno nella monumentale Piazza Marsilio Ficino. Partecipano alla manifestazione le quattro contrade storiche di Porta Aretina, Porta Fiorentina, Porta San Francesco e Porta Senese che si ccontendono il Palio disputando cinque gare. La Giostra a cavallo è la gara più spettacolare e si disputa il martedì.